Sabato sono stata a vedere la mostra su Natalia Goncharova alla Tate Modern. Alcune riflessioni molto brevi:
1. Non avevo mai pensato che lo stile “da russi” come lo chiamiamo adesso - opulento, barocco, kitch - probabilmente prende le orme dall’arte bizantina, fatta di ori e gioielli.
2. Quando vado a una mostra cerco sempre di incontrare una persona, una persona che magari ha qualche risposta a una delle mie domande. Qualche risposta Natalia me l’ha data, o per lo meno qualche incoraggiamento. Mi ha pompato un po’ d’aria fresca al cervello.
3. L’artista spaziava da un mezzo all'altro rimescolando e riproponendo a volte le stesse idee. Un suo quadro diventava un poster pubblicitario, il disegno di un abito veniva estremizzato fino a diventare un costume di scena. Insomma, copiare da se stessi si può!
4. A 32 anni fa una mostra con 800 opere d’arte. Io a 34 ora mi sento un po’ uno schifo.
5. Certo che se ti fai le merende con Stravinsky e Rimsky Korsakov...
6. Quel periodo dell’arte e della musica russa (imperiale quando Mosca era come dire Parigi nel ‘900), mi intriga molto.
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