Lo scorso aprile avevamo ferie da prendere ma non si poteva uscire dal Regno Unito a causa del lockdown, così abbiamo deciso di fare una cosa che volevamo fare da molto tempo: esplorare la Cornovaglia. Ci eravamo sempre detti che prima o poi l’avremmo voluta vedere, e in effetti mi sarebbe dispiaciuto vivere tanti anni in UK senza esserci mai stata. E sono felice di averlo fatto.
Se anche voi vorreste passare 5 giorni in Cornovaglia esplorando le sue coste incredibili, ecco la guida di un’italiana che vive in UK, ovvero l’itinerario che avrei voluto avere per le mani quando pianificavo il viaggio, e che invece ora via piazzo qui sul blog - prego!
Il periodo non era il migliore: erano appena ricominciate le riaperture dopo lo strettissimo lockdown 2020+2021.
Questo significa che ancora non si poteva mangiare al ristorante, ad eccezione dei posti che avevano i tavoli all’aperto. Peccato che ci fossero 7 (sette! seven!) gradi.
Questo ha fatto sì che ci perdessimo un aspetto che pare essere fondamentale dell’esperienza Cornish: il cibo. Sembra che ci siano diversi ristoranti che sperimentano con i frutti mare, dicono che ci siano cose buonissime, ma noi purtroppo al di là del fish and chips e poco altro non abbiamo potuto assaggiare, perché - appunto - i posti migliori erano chiusi e non avevano posto all’esterno.
5 giorni in Cornovaglia: qualche rimpianto, qualche rimorso
La stessa cosa, purtroppo, è valsa per musei e castelli. Ci sono tante cose da vedere, esperienze da fare, soprattutto con i bambini, ma per noi era tutto chiuso, quindi abbiamo semplicemente girato tanto in macchina, fatto picnic bardati come degli esploratori al Polo nord, e cercato di goderci un po’ il tempo insieme.
Se fossero stati aperti, avrei voluto visitare Eden project, Minack Theatre e naturalmente la Tate a Saint Ives, oltre a diversi musei marittimi.
Siamo stati 6 notti, e se avessimo avuto più tempo avrei voluto visitare anche Bedruthan steps, Porthloe, Porthscatho, Porthcurno, Geevor Tin Mine, Saint Agnes, Padstow.
However, nature is always open for a visit, quindi nonostante le restrizioni abbiamo potuto vedere dei paesaggi incredibili: rocce a picco sul mare, acqua cristallina e gelata, vegetazione di montagna accanto alla spiaggia. Un’esperienza straniante.
5 giorni in Cornovaglia: cosa vedere
Noi alloggiavamo a Mousehole (sì: un nome un programma), quasi sulla punta della Cornovaglia, in un cottage AirBnB coloratissimo, caratteristico, a tratti un po’ kitch ma non essendo casa mia potevo tollerarlo, anzi quasi quasi mi ci sono affezionata. Aveva una bella veranda con giochi per bambini, tra cui una cucinetta. A Mousehole c’è poco e niente, a parte un porticciolo e una piscinetta naturale che viene fuori quando c’è bassa marea. Un po’ più grossa la vicinissima Penzance. Da lì ci siamo sempre mossi in macchina, per poi ritornare alla base ogni sera.
Il primo giorno abbiamo visitato Saint Michael’s Mount, che fa eco a Mont Saint-Michel in Francia. Allo stesso modo, infatti, bisogna controllare gli orari della marea per non restare a riva… o sull’isola.
Saint Ives è la cittadina più famosa, anche perché ospita la Tate. Ci ho messo settimane prima di capire che si pronuncia “sant aivs”.
Per arrivarci abbiamo preso il treno da Saint Erth, che arriva sulla costa svelando dei colori pazzeschi. Ti sembra di volare sul mare.
Saint Ives l’abbiamo trovata molto turistica, pur in un periodo così scarno di gente. Per evitare la confusione siamo saliti sul monte, fermandoci a metà percorso per mangiare una Cornish pasty che però ci ha fatto venir voglia di ri-ritolare giù tanto era pesante. Comunque ci siamo fatti coraggio, e arrivati in alto siamo stati premiati dalla vista mozzafiato di un cimitero sul mare a Zennor Village. Le foto parlano da sole. Lasciatemi qui (ma per un po’, non per sempre, grazie).
Land’s End è la punta più a ovest della UK e anche lei non scherza per niente come paesaggio. Ha però una specie di centro commerciale e di souvenir che a mio parere ne rovina un po' lo spirito di luogo "agli estremi confini della terra".
E poi siamo andati a Kynance Cove.
Ragazzi, Kynance Cove.
La meraviglia.
La cosa più bella che io abbia mai visto in UK. Il viaggio vale solo per vedere Kynance Cove.
La vegetazione di montagna, il rifugio, il freddo, mancava solo la polenta… poi ti giri e c’è il mar dei Caraibi. Ero senza parole. Il nord. Lo sturm und drang. Le cime tempestose. La bronchite che mi sono quasi presa.
Luce incredibile, vero? Se guardate le persone sulla destra vi rendete conto di quanto alta sia la scogliera da cui ho fatto la foto. Ah dimenticavo: come potrete immaginare, lo zaino portabambini è fondamentale quando, come dire, "si va per scogliere". Il nostro lo abbiamo preso usato su Facebook Marketplace, ma è uno zaino porta bimbi Littlelife modello Cross Country, e ci troviamo benissimo.
Sulla via del ritorno ci siamo fermati a Tintagel, che vanta le rovine del castello dove secondo la leggenda fu concepito con l’inganno re Artù (una storia che neanche Ridge e Brook negli anni 90). Vedere le rovine ha un discreto costo, ma il paesaggio è favoloso e lo si può ammirare anche senza biglietto. Noi abbiamo comprato pane, prosciutto cotto, hummus, formaggio e birra al Sainsbury vicino casa, e ci siamo sparati un bel picnic vista baia. Anche qui alte rocce, acqua di vetro, colori brillantissimi.
Ed è sulla via del ritorno che abbiamo finito di digerire la Cornish pasty mangiata a Saint Ives due giorni prima, quando ormai iniziavamo a vedere la Southern Circular Road di Londra.
5 giorni in Cornovaglia: cosa portare
Mare, monti, città: dopo 6 anni in UK abbiamo imparato qualche trucchetto. Abbiamo perciò creato la cosiddetta “Borsa 4 stagioni” da tenere nel bagagliaio della macchina, completa di costumi da bagno (ahahahah), scarponi da trekking, cappelli di lana, scarpette della Decathlon per andare sulle spiagge di sassi, kway, asciugamani da mare (anche qui ahahahah), calzettoni di lana asciutti, e quant’altro.
Ci sentivamo furbi, ma alla fine quando eravamo in giro quello che ci serviva rimaneva sempre in macchina. Quel Murphy doveva essere di queste parti.
Le persone che abbiamo incontrato in Cornovaglia
Chi viene in Cornovaglia ricomincia a credere nell'amore eterno grazie alla quantità di coppie di vecchi che girano ovunque.
Tutte le coppie hanno un cane, tutte le signore hanno la frangia, tutti i signori hanno una discreta panza.
Essendo già finite le vacanze di half term non c’erano bambini in giro. Le persone erano molto amichevoli e salutavano quando passavi. Che strano, abituati a Londra.
Sentimenti di affetto per la monarchia: non pervenuti.
Bandiere Union Jack avvistate: nessuna.
Bandiere della Cornovaglia: una per ogni auto, praticamente. Tirate voi le conclusioni.
Shopping in Cornovaglia
Premessa: non ho comprato niente (e ne sono pentita). Però ho preso indirizzi e fotografato la qualunque. Segnalo alcuni shop, soprattutto di oggetti per la casa e arredamento, dove avrei voluto trasferirmi, avessero avuto un posto letto:
Saint Ives: Atlantic shore è negozio indipendente che spedisce i suoi prodotti in lana, di vestiti e per la casa.
Falmouth: ha un sacco di negozi super carini, tra cui segnalo Botanical Atelier, Willow and Stone, Cream. Avrei voluto comprare tutto. Oppure che mi adottassero.
Cosa e dove mangiare in Cornovaglia (tasto dolente)
Il cibo è stato abbastanza un pain point (ma forse si era già capito). Come dicevo sopra, i ristoranti fancy carini e magari sperimentali credo facciano parte dell’esperienza della vacanza in Cornovaglia, ma noi non abbiamo potuto provare nulla. Dal nostro punto di vista l’abbiamo un po’ sofferta, perché era come essere a Londra ma senza la scelta etnica che hai nella capitale.
Segnalo due posti, ma ce ne saranno tantissimi che meritano:
Rock Pool Café: qui abbiamo fatto la tipica colazione cornica (per merenda) per scaldarci un po’ dal gelo. Consiste in té, scones con marmellata di fragole e clotted cream che è una specie di burro che ti si bloccano le arterie solo a guardarlo, ma ragazzi che bontà…
Il posto è suggestivo perché è sulle rocce a picco sul mare, e ha anche una piccola cabina dove ci siamo rifugiati.
Mackerel Sky Seafood Bar a Newlyn (paesino accanto a Mousehole): abbiamo preso pesce e frutti di mare da asporto e ci sono piaciuti davvero tanto.
Un’altra cosa tipica dell’esperienza Cornish è… il gelato. Va da sé che non mi sono neanche azzardata a provarlo, dato il freddo che faceva. E va da sé che c’era gente che lo mangiava, probabilmente la stessa che con 7 gradi faceva il bagno tra le barche nel porto di Mousehole.
La cosa più tipica, già citata, è il Cornish pasty: una specie di panzerotto con dentro spezzatino e patate, e una quantità di pepe da bruciarti tutte le papille gustative che hai e anche quelle che non hai.
Viaggio in Cornovaglia: le cose da sapere
Guidando verso la Cornovaglia da Londra si vede benissimo Stonehenge dall’autostrada. Visitarlo ha un certo costo e l’autostrada non è che proprio ci passi di fianco, però fa impressione vedere il sito passando. È una sorpresa, è molto bello.
Le strade in Cornovaglia sono delle strette trincee cinte di vegetazione. Intorno non si vede niente. Sarebbe molto poetico, se non fosse che sono a doppio senso!
I nomi sono così strani perché la lingua della Cornovaglia, il cornico, è fratello del gallese. A Mousehole ha abitato l’ultima donna madrelingua Cornish, lingua tutt’ora parlata ma solo come seconda lingua da chi la conosce.
Cornovaglia in un weekend: è possibile? Non credo bastino neanche cinque giorni, comunque visto che dista almeno 5 ore da Londra, io per meno di un weekend lungo non mi muoverei.
Si fa il bagno in Cornovaglia? Dipende dal grado di masochismo che si ha, comunque in aprile era fuori discussione, per i miei standard di italiana in UK.
Ci torneresti? Non credo, questo assaggio mi è piaciuto ma ho così tanti posti nella mia wishlist che non credo tornerò in Cornovaglia a breve. Ma mai dire mai. Soprattutto con una pandemia in corso.
È costoso andare in Cornovaglia? Ad half term tutto costa almeno tre volte in più che nei periodi normali.
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Siamo stati in Cornovaglia 2 volte in 4 anni ahahah. Ogni volta in un posto diverso. Piaciuta sempre per motivi diversi, e sì il bagno quei matti di mio marito e mia figlia ad agosto l’hanno fatto (acqua caraibica solo nei colori e islandese nella temperatura). bellissimo Post, ho riso e sorriso tanto perché mi è sembrato di tornare lì e ho avuto le tue stesse impressioni (da 1 anno non riesco più a mangiare i Cornish Pastlies perche‘ li sto ancora digerendo ahaha)