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La newsletter di Autunno Americano - nona puntata

Ciao. Questa newsletter sarà diversa dalle altre, perché è l'ultima della serie The Making of Autunno Americano. E perché addirittura potresti essere tra quei 200 e rotti che lo hanno già ricevuto (e magari letto). Tra una settimana esatta (il 24 novembre) il romanzo esce in libreria e online.

4 copie del libro Autunno Americano su sfondo di montagne e paese
Amiche che ricevono le copie prenotate e mi mandano foto per provarmelo.

Devo raccontarti l'ultima parte di questo percorso, ma presto ne inizierà uno nuovo, e cioè AutunnoAmericano uscirà definitivamente dal mio giardino e dal giro delle oltre 200 persone che lo hanno prenotato lo scorso inverno. Inizierà a passeggiare per le strade per conto suo, grazie agli strumenti di comunicazione che ho preparato e che spero lavoreranno per me e per l'editore. Spero che raggiungerà anche chi non sa nulla di me, e che sia d'aiuto a chi in giro per il mondo sta cercando un libro così.


Dal 24 novembre il libro è a disposizione di tutti. Lo lascio andare. Lascio che altre persone mi dicano com'è, e cosa è per loro. Mi lascio criticare: lascio criticare, bene o male, il mio lavoro, impegno, tempo, dedizione, pezzi di cuore.


Mi sto esponendo come raramente ho fatto in vita mia e a dire la verità ne sono terrorizzata. Mi ripeto che è normale, e che sarebbe grave il contrario. Non ho il controllo su ciò che mi si può dire, ma ho il controllo su come io posso vivere qualunque commento. Ho il controllo sulla mia capacità di essere ancorata a terra e non sballottata dalle cose, sferzata dal vento. È un lavorone, è il lavoro su di me che sto facendo negli ultimi anni, e che trovo irrinunciabile.


I lanci sono così. Sono un dire: "Guarda cosa ho fatto. Può servirti?". Spero la risposta sia sì, ma non solo. Sono AVIDA di commenti. Di qualunque tipo. Non perché cerco nelle parole degli altri una definizione di me e del mio impegno, ma perché voglio ricominciare a scrivere e desidero sapere cosa piace e non piace ai miei lettori. Desidero ricevere commenti riguardo alla mia scrittura, la trama, i dettagli, i personaggi, lo stile, i regionalismi, le emozioni, le descrizioni, le sensazioni, l'immedesimazione e le scelte piccole o grandi che compongono il romanzo. Voglio saperlo perché desidero un dialogo con chi mi legge e soprattutto desidero continuare a scrivere evolvendomi sempre di più, e questo mi è possibile solo attraverso lo studio e il confronto con altri.


In questo periodo sto ascoltando una canzone di Andrew Bird che si chiama Manifest, tratta dall'album My finest work yet, cioè "La mia opera migliore, finora". Mi fa sorridere la scelta di questo titolo, e allo stesso tempo mi ci ritrovo molto. Vorrei che tutto quello che scriverò in futuro fosse molto - ma molto - più bello di AutunnoAmericano.


Ma ora riprendiamo l'ultimo capitolo di The Making of, poi vi racconto cosa ci aspetta.


Allora lo lascio andare, ok? - The Making of AutunnoAmericano #9


Nelle puntate precedenti:

Partita la campagna di crowdfunding con Bookabook, il libro raggiunge l'obiettivo di 200 prenotazioni in poco più di un mese. Si va in stampa! Ma il mese successivo raggiunge solo 8 prenotazioni. Mi chiedo come mai, ne parlo con un'esperta, e mi accorgo di un paio di cose che mi fanno decidere di cambiare rotta.


Quindi dopo il secondo mese le prenotazioni vanno a rilento, mooooolto a rilento. Perché? Perché da marzo il potenziale dei social a livello organico è finito, e soprattutto mi accorgo che io non ne ho più voglia. Ci sono alcuni problemi nella campagna, ma l'unico aspetto su cui io posso fare qualcosa, è il fatto che nella mia comunicazione manco io. Il profilo social di Autunno Americano è pulito, è curato, ma non mi dà nessuno stimolo, a me in primis. Non mi sento di condividere testi più lunghi, maggiori dettagli, battute o descrizioni della mia personalità su Facebook o Instagram. Eppure quando a cena con gli amici qualcuno mi fa una domanda sul libro, su come è nato, su cosa vuol dire per me, sul perché le preadolescenti, perché il 1998, perché il crowdfunding, mi ritrovo a parlare potenzialmente per ore. Le cose da dire non mancano. Forse è il canale che non funziona.

Ecco perché ricevi questa newsletter. Perché ho capito che avevo bisogno di uno strumento meno sbrigativo dei social per raccontare quest'avventura che è stata la pubblicazione di un libro, un territorio a me inesplorato, temuto ma desiderato da sempre. Mi sono seduta e in una mattina ho scritto lo scheletro di praticamente tutti i testi delle newsletter che hai ricevuto. Era marzo 2022, mese per mese li ho ripresi in mano, sistemati e aggiornati per poterti raccontare il percorso. E anche un po' per ammazzare l'attesa insieme :)

Una parte di me non vede l’ora di rimettersi a scrivere il nuovo libro, che ho già iniziato. Voglio spegnere il telefono, chiudermi in una stanza, venire disturbata soltanto dal tic tac dell’orologio, di cui mi accorgo solo quanto è tardi. Voglio di nuovo sentirmi piena delle parole che ho scritto e del tempo che è volato senza che me ne accorgessi. E così questa Newsletter è praticamente arrivata al capolinea. Ce ne sarà un'altra? Ci sto pensando. Mi piacerebbe che rispondessi a questa email e mi dicessi se ti interessa, e cosa vorresti che ti raccontassi. Davvero: se mi risponderai, per me sarà veramente prezioso. Ti piacerebbe ricevere un racconto breve ogni mese in newsletter? Ti piacerebbe sapere cosa nasce da Autunno Americano? Vorresti che raccontassi un po' della mia vita di ogni giorno a Londra? Di cosa faccio per guadagnarmi da vivere? Di che libri sto leggendo? Di che musica ascolto ora che sono finiti gli anni 90? Tutto questo insieme? O niente di tutto questo? Ho tante idee, ma vorrei tanto sapere cosa ti piacerebbe che ti raccontassi. E come sempre, se non ti piacerà la nuova eventuale newsletter, potrai cancellarti quando vorrai. A CHE PUNTO SIAMO Sono in contatto con una biblioteca in Italia per fare una presentazione del libro. Non ho ancora la data, ma ci sarà! E te la comunicherò appena sarà definita. Sto anche definendo un possibile incontro su Zoom con una terza media, tramite la prof. Sono aperta a programmare altri eventi, se ci sono scuole, biblioteche, librerie, attività di doposcuola che lo desiderano. Per la promozione sto preparando materiali di comunicazione. Il messaggio principale è che quest'anno sarà facilissimo fare regali di Natale alla figlia della tua amica, a tua figlia delle medie, ai tuoi amici prof, o all'amica nostalgica del periodo magico dei Oasis (o dei Blur, a seconda se #teamoasis o #teamblur).



Cartone di latte con occhi che saltella preso da videoclip deli Blur
Io che saltello felice e giuliva ignara di quello che mi aspetta.

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