Stamattina ho letto l’incipit di un libro fighissimo. Visto che questi giorni al lavoro sono molto scarica, mi sono imposta di scriverne cinque. Eccoli qui. Qual è il vostro preferito? Buona lettura.
1
Nessuno tra gli altri topi aveva visto quello che Dan aveva visto. La grassona aveva gettato la borsa nel fosso, e nell’impatto col terreno polveroso era riecheggiato un suono sordo e legnoso. Ossa umane? Forse. Impossibile capirlo da dietro la grata.
2
Spense la sigaretta sul braccio di Antonia, e se ne andò ad orinare in cortile. “Dove siamo?” chiese lei a suo fratello, con la pelle che latrava di dolore. “Non lo so” rispose lui. “Ma quella cassapanca l’ho già vista da qualche parte”.
3
Non c’era un solo inglese che avrebbe saputo dire da quanti mesi stava piovendo ininterrottamente. Uscendo, Alice aprì l’ombrello e CIAF! ficcò il piede in una pozzanghera. Alzò gli occhi al cielo e lui era lì, davanti a lei. “Mi hanno telefonato da Budapest. Vado a cercare Olivia” le disse, brusco. “Stavolta è grave. Non credo ci rivedremo mai più”.
4
Nonostante tutte le balle che aveva detto pur essere lì, e nonostante portasse orgogliosamente jeans taglia 48, nessuno sospettava che Angelo, in realtà, fosse un beluga.
5
Buttò via tutto. Scaraventò il pc nel bidone, lo smartphone fuori dalla finestra, l’agenda nel water (e tirò lo sciacquone). Quando è troppo è troppo. Gliel’aveva detto Nathan che dopo una settimana sarebbe finita così, ed eccolo lì al varco, col suo sorrisetto malizioso e impenetrante. E adesso?
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